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Mignete Storia

Mignete

Il nome Mignete (forse Longobardo), non si sono trovate spiegazioni adatte alla sua derivazione. Nei secoli passati era comune, 1869 passa sotto il comune di ZeloB.P., aveva circa 650 abitanti, paese prevalentemente agricolo, i patroni della sua chiesa sono gli Apostoli Filippo e Giacomo. Mignete nei secoli passati aveva un convento di frati o suore, forse gli Umiliati o le Umiliate, ed ha una via del paese chiamata “Via Convento”.

 

MIGNETE: al 30/3/2006 – Abitanti: 424 – Famiglie: 172 – I patroni della sua chiesa sono gli Apostoli Filippo e Giacomo (si festeggiano il 1° Maggio).

STORIA

Anno 1261. La chiesa di Migate (cioé Mignete) facente parte della pieve di Galgagnano, paga al legato pontificio Guala tredici denari imperiali in aiuto alle spese della guerra contro Manfredi di Svezia in Sicilia. Il 7 marzo 1146 un Amico di Mignade è, con altri, affittuario del vescovo Lanfranco di Lodi di una ghiaia detta Addella; otto anni dopo lo stesso Amico di Mignago, detto magistro, è ancora affittuario della ghiaia e di un bosco annessovi.

Anno 1440. Mignete fa parte del Vicariato di Paullo, come si legge nella Sinodo III di Mons. Michelangelo Seghizzi. Dopo passò a far parte del Vicariato di Zelo, con altre 5 parrocchie, come si nota nel Sinodo IV di Mons. Bartolomeo Menatti. Rimase per anni e anni nel Vicariato di Zelo, fino al 1959, quando fu soppresso il Vicariato di Zelo, e Mignete ritornò a far parte del grande Vicariato di Paullo, comprensivo di 19 parrocchie. Alla parrocchia di Mignete appartiene l.importante frazione di Villa Pompeiana.

Anno 1538. Il feudo di Mignete viene ceduto a G. de. Cani di Bisnate.

Anno 1543. Tommaso Codazzi, canonico della chiesa milanese di Santa Maria della Scala, risulta commendotore della chiesa di Mignete.

Anno 1668. Il feudo di Mignete viene venduto, a Cecilia Besozzi vedova Bovesana, al prezzo di 50 lire per fuoco (cioè focolare e quindi famiglia); passa poi al conte Cesare Bovesana e infine al reggente Carlo Maria Crivelli. Il territorio di Mignete fu molto ridotto per le continue corrosioni del fiume Adda, che ritirandosi ha lasciato poi una grande bassura, che si può scorgere vicino alla strada provinciale; tale bassura viene chiamata il Mortone, che alcuni suppongono fosse una parte del lago Gerondo, ove germogliano canneti ed erbe palustri.

Parte dei terreni di Mignete erano feudo dell.Ospedale di Milano, come lo sono ancora oggi.

 

Mignete. in dialetto: Mignè; da ignoto significato gallo-celtico; il Gabbiano (poeta del .500) direbbe: dal tirren minion, ecco Mignete.

Soprannome: Marter de Migné

I Feudatari. 1538 Cani di Bisnate; 1668 al conte Cesare Bonesana.

La Laudiade; Mignete – 167: Dal tirreno Minion ecco Mignete: quì reggono i Bisnati, che all’illustre Cognome l’altro collegar di Cani.

La Taglia – anno 1261: imposta per sovvenzionare la guerra, chiesa di Mignete: 16 denari imperiali.

 Mignete

Calendario religioso

La festa dei santi patroni Filippo e Giacomo che ricorre il 3 maggio ma che per motivi pratici viene festeggiata ogni anno il 1º maggio consiste ancor oggi nella processione che vede le statue dei santi patroni sfilare in processione per le vie del paese.

Altra data importante dal punto di vista religioso è la prima domenica di ottobre nella quale, analogamente a quanto avviene a maggio si fa sfilare la Madonna del rosario.

 

Mignete (1838 – 1956)

Segnatura provvisoria: b. 72

Segnatura definitiva: Giuspatronati 147

Note: Con testamento 15 maggio 1579 rogato da Camillo Ghisalberti di Lodi, il marchese Girolamo Pallavicini istituì erede universale l’Ospedale Maggiore di Milano, con l’onere, tra gli altri, di un legato perpetuo di messe da celebrarsi nella chiesa della SS. Incoronata di Castiglione Lodigiano. Tale legato fu trasferito nella chiesa di parrocchiale di Mignete. La cappellania coadiutorale nella chiesa parrocchiale di Mignete, dalla quale dipende l’oratorio di Villapompeiana, venne istituita con istrumento 20 giugno 1840 a rogito Borsani, con diversi assegni a titolo di dotazione.

Numero corda: 172

Contenuto:

Documentazione relativa alla cappellania coadiutorale presso la chiesa parrocchiale di Mignete istituita dall’Ospedale Maggiore di Milano nel 1840, in qualità di erede del marchese Girolamo Pallavicini.
1. In genere 1847 – 1888
Pratiche relative alla manutenzione dell’oratorio di Villapompeiana dipendente dalla cappellania di Mignete fondata dall’Ospedale Maggiore di Milano.
2. Istituzione e dotazione 1838 – 1904
Copie autentiche dell’istrumento di istituzione e costituzione a Cappellania coadiutorale in Mignete del legato di messe istituito nella chiesa della Santissima Incoronata di Castiglione, da parte dell’Ospedale Maggiore di Milano, erede del marchese Girolamo Pallavicini, e nomina del cappellano (20 giugno 1840 notaio Luigi Borsani di Milano).
Pratiche relative al trasferimento della cappellania istituita presso la chiesa della SS. Incoronata di Castiglione nella chiesa parrocchiale di Mignete.
Nomina del cappellano per il legato di messe Pallavicini, trasferito a Mignete.
3. Cappellani 1928
Fascicoli riguardanti la nomina, il servizio e la cessazione dell’attività dei sacerdoti cappellani coadiutorali di Mignete.
Acquistapace Ambrogio, Anelli Angelo, Brunetti Angelo, Carelli Paolo, Carniti Giovanni, Ercoli Domenico, Ferrari Giuseppe, Mamoli Ercole, Mascheretti Luigi, Trentarossi Angelo, Valdemi Domenico, Verdelli Daniele, Virtuani Ernido, Vitali Abele, Zanoncelli Ernesto.
4. Indulti vescovili 1856
Sanatorie vescovili concesse alla cappellania di Mignete.
5. Mobili, sacri arredi e casa del cappellano 1840-1846
Richiesta dell’Arciprete di Mignete di 2 panche nell’oratorio di Villapompeiana. Dichiarazioni delle Deputazioni comunali di Mignete e Villapompeiana riguardanti gli arredi sacri della casa del coadiutore.
6. Panche 1863 – 1867
Atti relativi all’uso e alla manutenzione delle panche di patronato dell’Ospedale Maggiore di Milano esistenti nella chiesa parrocchiale di Mignete.
7. Messa festiva 1859 – 1830
Atti relativi alla celebrazione della messa festiva istituita nell’oratorio di Villampompeiana a carico della chiesa di Mignete: pagamenti al parroco di Mignete per le messe festive celebrate, sospensione delle messe festive per carenza di sacerdoti e di mezzi.
8. Riparazioni 1909 – 1956
Richiesta di contributo per le spese di riparazione dell’oratorio di San Michele in Villapompeiana, inoltrata dall’Arciprete di Mignete all’Ospedale Maggiore di Milano. Istanza del 1955 del parroco di Mignete per urgenti riparazioni all’oratorio di Villampompeiana.

 

comune di Mignette  sec. XVI – 1757

Attestato come località dal 1146 (CDL I), nel 1261 Mignette dipendeva ecclesiasticamente dalla pieve di Galgagnano. Già feudo dell’ospedale maggiore di Milano, nel 1609 era tenuto dai Cani di Bisnate e nel 1668, dopo essere stato eretto in contea, passò a Cesare Bonesana (Agnelli 1917 a).

In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato Superiore (Tassa dei cavalli).
Nel 1751, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, la comunità- che contava 216 anime- dichiarò di non essere stata più infeudata dalla morte del conte Giulio Cesare Bonesana, al quale peraltro non era mai stato versato alcunché. Appunto perché non infeudata, la comunità non aveva alcun giusdicente feudale e ricorreva, quando necessario, al podestà di Lodi; a questi prestava giuramento il console, eletto “a suono di campana”. Il comune non aveva organi consigliari: l’amministrazione della comunità era affidata al deputato, scelto a rotazione tra gli estimati cominciando dal maggiore, e gli interessati a trattare i pubblici affari sulla piazza del paese. Deputato, console, interessati e cancelliere partecipavano ai pubblici riparti.
Il cancelliere, eletto dalla comunità in occasione dei pubblici riparti, custodiva il libro dei riparti, mancando archivio o “stanza publica”e riceveva un salario annuo di sedici lire.
Gli esattori erano probabimente eletti proprio in occasione dei due riparti annuali, a febbraio e ad agosto, sulla pubblica piazza con la partecipazione degli interessati, del console, del deputato e del cancelliere (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3045).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Mignette risulta compreso nella II delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

 

Nel 1786 il governo austriaco decretò una nuova riorganizzazione dello Stato in seguito alla quale il territorio fu suddiviso in otto province (Milano, Mantova, Pavia, Cremona, Lodi, Como, Bozzolo e Gallarate): ancora compreso nella II delegazione del Vescovato di Sopra, il comune di Mignette faceva parte della provincia di Lodi (editto 26 settembre 1786 c).

 

Secondo la legge dell’ 1 maggio 1798 di organizzazione del dipartimento dell’Adda, il comune di Mignete faceva parte del distretto di Melzo (legge 12 fiorile anno VI a). L’assetto politico – amministrativo stabilito con tale la legge, però, venne superato poco dopo. Il 26 settembre 1798 fu emanata la legge di organizzazione di diversi dipartimenti della Repubblica, tra i quali quelli relativi ai comuni del Lodigiano: il dipartimento dell’Alto Po e quello dell’Olona (legge 5 vendemmiale anno VII). Mignete fu incluso nel distretto VII del dipartimento dell’Alto Po.

Dopo i rovesci del 1799 e l’effimera restaurazione austriaca, il 13 maggio 1801 venne ripristinato il dipartimento dell’Alto Po (legge 23 fiorile anno IX), suddiviso in soli quattro distretti (Cremona, Lodi, Crema e Casalmaggiore). Il comune divenne parte del III distretto, con capoluogo Lodi.
Con la strutturazione del territorio del Regno d’Italia in dipartimenti, distretti, cantoni e comuni (decreto 8 giugno 1805 a), il comune fu compreso nel distretto III di Lodi, Cantone II di Paullo; comune di III classe, contava 692 abitanti.

Nel 1809 fu introdotta una nuova organizzazione territoriale che prevedeva l’aggregazione di più comuni in un unico comune denominativo: Mignette, compreso nel distretto III di Lodi, Cantone II di Paullo, risulta comune denominativo ed aggregò oltre a Muzzano, Villapompeana (decreto 4 novembre 1809 c).

 

Con l’attivazione dei comuni in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, Mignette, inserito nella provincia di Lodi e Crema, apparteneva al distretto II di Zelo Buon Persico (notificazione 12 febbraio 1816).

Con la compartimentazione del 1844 Mignette fu trasportato nel distretto II di Paullo (notificazione 1 luglio 1844).

In seguito alla notificazione del 23 giugno 1853 i distretti della provincia di Lodi e Crema, per composti dallo stesso numero di comuni, passarono da nove a sette: Mignette con Muzzano, Molinazzo e Molinetto entrò a fare parte del distretto di Lodi (notificazione 23 giugno 1853).

 

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Mignette con 516 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Paullo, circondario II di Lodi, provincia di Milano. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 602 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867). Nel 1869 il comune di Mignette venne aggregato al comune di Zelo Buon Persico (R.D. 29 gennaio 1869, n. 4865).

 

Parrocchia della diocesi di Lodi.

La prima attestazione di un insediamento religioso a Mignete risale al secolo XIII, quando la chiesa di Mignete fu tra le istituzioni ecclesiastiche lodigiane tassate dal papato nella “talia” del 1261, dove figurava sottoposta alla giurisdizione della pieve di Galgagnano (CDLaudense 1879-1885, II, 354; Agnelli 1917 a). Nel 1584 la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Mignete fu censita come parrocchia con il titolo di rettoria nel riordinamento della struttura territoriale ecclesiastica del Lodigiano seguita al Concilio di Trento (Chiese parrocchiali di Lodi 1584). La parrocchia di Mignete nel 1619 figurava compresa nel vicariato di Paullo ed era officiata da un rettore; vi erano state istituite le confraternite del Santissimo Sacramento, della Dottrina Cristiana e del Rosario; la parrocchia contava 445 anime e comprendeva l’oratorio di San Michele (Descriptio 1619). Nel 1690 contava 321 anime ed era passata nel vicariato di Vaiano (Descriptio 1690). Secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello Stato di Milano, la parrocchia di Mignete possedeva fondi per pertiche 8.15; il numero delle anime, conteggiato tra Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 555 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1786 Mignete era compresa nel vicariato di Paullo; il diritto di nomina dell’arciprete spettava al vescovo; il numero delle anime ammontava a 512 (Parrocchie 1786). Mignete nel 1859 apparteneva al vicariato di Zelo Buon Persico; la parrocchia contava 543 anime e comprendeva l’oratorio di San Michele (Stato del clero 1859). Nel 1910 il numero delle anime ammontava a 684; Mignete apparteneva ancora al vicariato di Zelo Buon Persico (Parrocchie 1910). La parrocchia di Mignete nel 1989 era compresa nel vicariato di Paullo (Guida diocesi Lodi 1987; Guida diocesi Lodi 1990).