Parrocchia

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Qui, giorno e notte, qualcuno prega il Signore

“ENTRA PER PREGARE, ESCI PER AMARE”

   

Cos’è la Parrocchia? 
Il Codice di Diritto Canonico definisce la parrocchia come una determinata comunità di fedeli costituita stabilmente nell’ambito di una Chiesa particolare (Diocesi), la cui cura pastorale è affidata, sotto l’autorità del Vescovo diocesano, ad un Parroco quale suo proprio pastore: legittimamente eretta gode di personalità giuridica per il diritto stesso.
“Senza la Domenica la Parrocchia non può vivere”. Il centro della Parrocchia è la Domenica, giorno in cui la Comunità cristiana si riunisce per ascoltare la Parola di Dio, lodare Dio e spezzare il pane nell’Eucaristia.
PARROCCHIA di ZELO BUON PERSICO 

La parola parrocchia viene dal greco “Paroikìa” = abitazione a lato.
Nel cristianesimo la parola acquistò un significato“mistico”.
Si diceva che qualcuno stava in parokìa quando abitava fuori dalla sua terra.
La lettere agli Ebrei (13,13-14) afferma che l’uomo non possiede qui l’abitazione permanente “Usciamo dall’accampamento e andiamo verso di LUI… perchè non abbiamo quaggiù una città stabile ma cerchiamo quella futura”.

ORARI DELLA PARROCCHIA

E PRIME INFORMAZIONI SULLA CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI

chiesa zelo

Apertura della Chiesa

  • mattino: dalle ore 7,30 alle ore 12,00.
  • pomeriggio: dalle ore 16,00 alle ore 18,45.

 

Celebrazione della SS. Messa

Nella Messa o Cena del Signore, il popolo di Dio è chiamato a riunirsi insieme sotto la presidenza del sacerdote, che agisce nella persona di Cristo, per celebrare il memoriale del Signore, cioè il sacrificio eucaristico. Per questo raduno locale della santa Chiesa vale perciò in modo eminente la promessa di Cristo: «Là dove sono due o tre radunati nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,20).

chiesa zelo

  • feriale: ore 8,30 – 18,00.
  • sabato prefestiva ore 18,00
  • sabato prefestiva ore 20,30 a Mignete sospesa
  • festivo: ore 8,00 in chiesa
  • festivo ore 10,00 in Oratorio
  • festivo ore 11,15 – ore 18,00 in chiesa
  • festivo ore 11,15 a Mignete

 

Orari Confessioni

«Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l’esempio e la preghiera ».
dal Catechismo della Chiesa Cattolica: N° 1422

Tutti i Sabato dalle ore 16:00 alle 18:00

LA MESSA DEI GIOVANI

Tradizionalmente la messa delle 10:00 in Oratorio è dedicata ai giovani, in particolare ai ragazzi che frequentano il catechismo. Per questo motivo le prime file sono lasciate libere affiche’ i ragazzi possano seguire da vicino la celebrazione, affiancati dai loro catechisti.

Appuntamenti comunitari della preghiera

La preghiera è fondamentale nella vita della persona e della comunità; ecco alcune occasioni per pregare insieme:

  • Lodi: ore 8,15.
  • S. Rosario: ore 17,30.
  • Lectio Divina comunitaria: Il Mercoledì alle ore 21,00 in Oratorio.
  •  Lectio Divina Quotidiana on-line
  • Adorazione Eucaristica: Il primo giovedì di ogni mese alle ore 17,00.
  • Comunione agli Ammalati: Il primo venerdì del mese
  • Raccolta generi alimentari per i poveri: La seconda domenica del mese

Galateo-in-chiesaCelebriamo la Messa a Zelo Buon Persico – numero speciale –

COME FARE PER…

RICEVERE LA SANTA COMUNIONE A CASA

Se qualcuno (malato o anziano) vuole ricevere la santa comunione in casa perchè impossibilitato nel partecipare alla S. Messa può telefonare in parrocchia e dare il suo nominativo e indirizzo.

 

PRENOTARE L’INTENZIONE PER UNA SANTA MESSA

Se desideri prenotare l’intenzione per una Santa Messa rivolgiti in Parrocchia.

 

BATTESIMO

Consegnare in parrocchia i sottoelencati documenti e concordare le date per la celebrazione del Battesimo e dell’ incontro per la preparazione alla celebrazione del Sacramento:
– Certificato di nascita del bambino/a rilasciato dal Comune,
– Attestato di idoneità del padrino e/o della madrina rilasciato dal Parroco della Parrocchia che abitualmente si frequenta,
– “Nulla Osta” rilasciato dal Parroco di appartenenza, per coloro che non appartengono alla Parrocchia in cui si battezza.

 

CONFESSIONE

– Essere battezzati,
– Aver frequentato i corsi di iniziazione cristiana,
– Un buon Esame di Coscienza.

 

PRIMA COMUNIONE

– Certificato di Battesimo,
– Aver frequentato i corsi di iniziazione cristiana,
“Nulla Osta” rilasciato dal Parroco di appartenenza, per coloro che non appartengono alla Parrocchia in cui riceveranno il Sacramento.

 

CRESIMA

– Certificato di Battesimo del candidato
– Attestato di frequenza al corso di preparazione alla Cresima,
– Attestato di idoneità del padrino e/o della madrina rilasciato dal Parroco della Parrocchia che abitualmente si frequenta.

 

MATRIMONIO

Documenti religiosi:

– Certificato di Battesimo 
– Certificato di Cresima 
– Prova testimoniale stato libero
– Dichiarazione genitori nubendi minorenni
 – Pubblicazioni di matrimonio
 – Richiesta pubblicazione alla parrocchia
 – Richiesta di pubblicazione da farsi alla casa comunale
 – Dichiarazioni prescritte nei matrimoni misti
 – Dichiarazione previa alla celebrazione del matrimonio solo canonico
– Licenza ad altro parroco
– Stato dei documenti per il matrimonio
– Atto di matrimonio
– Atto di matrimonio stranieri
– Richiesta di trascrizione agli effetti civili
– Richiesta di trascrizione agli effetti civili stranieri
 

Documenti civili:

– Estratto di nascita rilasciato dal Comune di nascita,

– Certificato cumulativo o “Contestuale” rilasciato dal Comune di residenza.

Istruzione della pratica matrimoniale (processetto)
– Esame dei fidanzati
– Pubblicazioni canoniche
– Richiesta per le pubblicazioni civili
– Stato dei documenti

 

CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTIattivita

(mettersi in contatto direttamente per avere maggiori informazioni)

 

Battesimi

Occorre presentarsi almeno un mese prima per fissare la data del Battesimo che, di norma, si celebra la prima domenica del mese alle ore 16,30. Si consiglia la celebrazione del battesimo durante la Veglia Pasquale. I genitori, le madrine e i padrini, sono invitati a partecipare agli incontri di preparazione tenuti dal Parroco.

 

Matrimoni

Le coppie di fidanzati partecipano ad un corso di approfondimento e di preparazione. Per informazioni: Parrocchia di S. Andrea apostolo in Zelo Buon Persico: 02.9065668. email: zelo@diocesi.lodi.it  – Le iscrizioni si accetteranno entro 10 giorni dalla data di inizio del corso e fino ad un numero massimo di 16 coppie per corso. I corsi si svolgono nelle parrocchie del Vicariato: Zelo Buon Persico, Tribiano, Paullo e Dresano.

 

Prima Comunione e Confermazione (Cresima)

La Parrocchia nel mese di settembre avvia le iscrizioni dei bambini e dei ragazzi a Catechismo dove ci sarà anche la preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. E’ prevista una giornata di ritiro domenicale e incontri specifici per i genitori.

 

Riconciliazione con confessione individuale

Ci si può confessare durante l’apertura della Chiesa, sia al mattino sia al pomeriggio e la domenica venti minuti prima di ogni celebrazione. Inoltre durante la celebrazione penitenziale comunitaria per gli adulti ogni terzo venerdì del mese e la celebrazione penitenziale per i bambini ogni primo sabato del mese.

 

Eucarestia e Unzione dei malati

(per anziani e ammalati a casa) E’ opportuno segnalare la presenza di anziani o di ammalati in casa per permettere ai sacerdoti della Parrocchia di visitarli e portare a chi lo desidera, l’Eucaristia e celebrare con loro e i loro familiari il rito dell’Unzione. Per l’Eucarestia domenicale sono disponibili anche le suore, gli accoliti e i ministri straordinari.

 

Funerali risorto colle dbosco ridotta

La Parrocchia è disponibile a qualsiasi orario per le esequie. Per le famiglie che lo desiderano, si propone di ospitare un momento di preghiera a casa del defunto. E’ prevista l’animazione liturgica della celebrazione.

 

Oltre le tradizionali festività cristiane del Calendario Liturgico, la nostra Parrocchia celebra con particolare solennità le seguenti feste:

Festa della Madonna del Rosario seconda domenica di Ottobre

Sagra di Sant’Andrea ultima domenica di Novembre  

Festa Anniversari di Matrimonio tutti gli anni terza domenica di Settembre

La celebrazione della Festa degli anniversari di matrimonio è diventata, nel corso degli anni, una felice ricorrenza della nostra Comunità Parrocchiale. Confermando quel giuramento di amore, lealtà, rispetto, pazienza e comprensione, chiedono a Dio e a tutti coloro che li amano di essere testimoni di quelle promesse. Così come Maria e Giuseppe “insegnano con la loro vita che il matrimonio è un’alleanza tra l’uomo e la donna, alleanza che impegna alla reciproca fedeltà e poggia sul comune affidamento a Dio. Alleanza così nobile, profonda e definitiva da costituire per i credenti il sacramento dell’amore di Cristo e della Chiesa”

     

ARCHIVIO

L’Archivio della nostra parrocchia, fonte di notevole valore storico, ospita documenti che raccontano la storia della parrocchia e del borgo testimoniando la grandezza, le difficoltà e le conquiste dei nostri padri.

 

BENE A SAPERSI

PERCHÉ LA MESSA SI PAGA?

La messa non si paga. Da sempre e in tutte le religioni esiste la convinzione che per ottenere qualcosa da Dio, è necessario offrirgli qualcosa di proprio. I pagani offrivano agli dei agnelli   e   primizie   della   terra.   I   cristiani, dando un’offerta per ricordare i loro defunti durante la celebrazione della messa, intendono in qualche modo rafforzare la loro richiesta a Dio “sacrificando” un po’ del proprio denaro.

In ogni diocesi, i vescovi, per evitare imbarazzo da parte dei fedeli e abusi da parte dei sacerdoti, stabiliscono periodicamente l’entità della somma.

Questa offerta non va alla parrocchia, ma al prete che celebra. In tempi in cui c’erano preti che non avevano nessun sussidio, queste offerte servivano per il loro sostentamento. Ciò avviene anche oggi per molti missionari che nei paesi dove lavorano non hanno altre risorse se non le intenzioni delle messe che arrivano loro dall’Italia e da altri paesi cristiani. I preti che non hanno bisogno di queste offerte sono liberi di lasciarle alla parrocchia o di destinarli a opere di carità.

 

COMPORTAMENTO IN CHIESA

Prima di entrare in chiesa per la messa, è doveroso spegnere il telefonino e liberare la bocca dalla gomma da masticare. E’ infatti uno spettacolo poco edificante vedere gente che addirittura va a fare la comunione masticando vistosamente!

Entrando in chiesa è bene guardare nella bacheca degli avvisi (c’è sempre qualcosa che può interessare!), prendere il libro dei canti, non fermarsi negli ultimi posti. Questi vanno lasciati per coloro che eventualmente arriveranno in ritardo. D’altra parte, celebrare con i primi banchi vuoti non da il senso di una comunità di fratelli e sorelle che si riunisce con gioia attorno all’altare.

Non cominciare ad uscire prima che il celebrante abbia invocato la benedizione finale e dato il suo saluto all’assemblea.

IL VESTITO DA… MESSA

Senza scendere in particolari ridicoli, basti ricordare che il vestito adatto per la messa è quello che, per foggia, per misure, per stravaganza…, non cerca di richiamare l’attenzione su di sé, perché durante la messa l’attenzione di tutti non va distolta da quello che avviene sull’altare.

 

INTENZIONI SANTE MESSE

Da sempre la Chiesa, per mandato evangelico, invita i fedeli a pregare per se stessi e per il prossimo, per implorare aiuto e grazie e per ringraziare per tutti i doni e i benefici ricevuti.
La forma più alta, completa e solenne di preghiera è la celebrazione della Santa Messa attraverso la quale i meriti della passione, morte e risurrezione di Cristo vengono elargiti con abbondanza su coloro che vi partecipano, associando le intenzioni espresse.
Si è soliti applicare alla celebrazione eucaristica una intenzione particolare:
  • per i defunti
  • per i vivi
  • per gli ammalati e sofferenti
  • per intenzioni personali
  • per implorare grazie
  • per ringraziare
  • per le diverse necessità
  • per gli amici e per i nemici
  • per anniversari particolari (matrimonio, compleanno…)
  • per qualsiasi persona o situazione

  INVITO MESSA

L’offerta durante la Messa: elemosina o gesto di fede?

E’ diffusa l’idea che in parrocchia sia “tutto gratis”. Forse per il fatto che la parrocchia è considerata un ente di carità, che deve dare, senza nulla chiedere in cambio. Soprattutto in Italia, per motivi storici che non è qui il caso di approfondire. mentre in altri Paesi i fedeli si sentono più responsabili nel sostenere le loro chiese. Una parrocchia, come ogni famiglia, pur privilegiando l’aspetto spirituale, deve gestire anche molte spese ordinarie: per la pastorale, per la catechesi, per la carità. Edifici che hanno bisogno di manutenzione, di luce, acqua e gas. Tasse, telefono, automezzi, arredamento, spese per il culto, piante, fiori, compensi a chi svolge determinati servizi, feste ecc.
Come si provvede al sostegno economico della propria parrocchia? La storia conosce forme diverse. Ma un elemento di continuità attraversa i secoli: le offerte dei fedeli durante la Messa. Fin dalla sua nascita la comunità cristiana si è resa conto che, a provvedere alle sue necessità materiali e ai poveri ai quali dava aiuto, dovevano essere anzitutto i fedeli che la domenica partecipano alla Messa. Per questo ha sempre avuto un ruolo decisivo la colletta, la raccolta delle offerte. Se ne ha traccia in scritti cristiani del secondo secolo d.C. Solo così la comunità cristiana provvede alla copertura del suo bilancio ordinario. Sottolineo: al bilancio ordinario, perché, quando ci sono delle spese straordinarie, la parrocchia il più delle volte deve confidare, oltre che sulla offerta di alcuni fedeli, al sostegno da parte della diocesi o della pubblica amministrazione.
Ora, qual è il problema? Il problema è che spesso i fedeli, proprio a causa di quel “tutto gratis”, non hanno sufficiente coscienza dell’importanza di sostenere le spese della propria comunità. La raccolta delle offerte durante la Messa è considerata da molti un’elemosina (quando la si fa), più che una partecipazione responsabile alle necessità materiali della parrocchia. Prova ne è il fatto che nella cesta delle offerte talvolta si getti solo qualche spicciolo, che spesso coincide col superfluo del superfluo. Occorre invece fare un salto di qualità, chiedendo a ciascun cristiano che vuole bene alla propria comunità, godendo dei suoi servizi, che si senta più impegnato a sostenerla economicamente, secondo le proprie possibilità. Soprattutto: occorre che il sostegno economico della parrocchia venga considerato non più un’elemosina, ma un gesto di fede.

Ama la tua parrocchia

Collabora, prega e soffri per la tua parrocchia, perché devi considerarla come una madre a cui la Provvidenza ti ha affidato: chiedi a Dio che sia casa di famiglia, fraterna ed accogliente, casa aperta a tutti e al servizio di tutti. Dà il tuo contributo di azione perché questo si realizzi in pienezza.

Collabora, prega e soffri perché la tua parrocchia sia vera comunità di fede: rispetta il parroco anche se avesse mille difetti, è il delegato di Cristo per te. Guardalo con l’occhio della­ fede, non accentuare i suoi difetti, non giudicare con troppa facilità le sue miserie, perché Dio perdoni a te le sue miserie. Prenditi carico dei suoi bisogni, prega ogni giorno per lui.

Collabora, prega, soffri perché la tua parrocchia sia una vera comunità eucaristica, che l’Eucarestia sia «radice viva del suo edificarsi», non una radice secca, senza vita. Partecipa alle Eucarestie con tutte le tue forze. Godi e sottolinea tutte le cose belle della tua parrocchia. Non macchiarti mai la lingua accanendoti contro l’inerzia della tua parrocchia; invece rimboccati le maniche per fare tutto quello che ti viene richiesto.Ricordati: i pettegolezzi, le ambizioni, la voglia di primeggiare, le rivalità sono parassiti della vita parrocchiale: detestali, combattili, non tollerarli mai!

La legge fondamentale del servizio è l’umiltà: non imporre le tue idee, non avere ambizioni, servi nell’umiltà. E accetta di essere messo da parte, se il bene di tutti, ad un certo momento, lo richiede. Solo, non incrociare le braccia, buttati invece nel lavoro più antipatico e più schivato da tutti, e non ti salti in mente di fondare un partito di opposizione!

Se il parroco è possessivo e non lascia fare, non farne un dramma: la parrocchia non va a fondo per questo. Ci sono sempre settori dove qualche vecchio parroco ti lascia fare in piena libertà di azione: la preghiera, i poveri, i malati, le persone sole ed emarginate. Basterebbe fossero vivi questi settori e la parrocchia diventerebbe vita. La preghiera, poi, nessuno te la condiziona e te la può togliere. Ricordati bene che, con l’umiltà e la carità, si può dire qualunque verità in parrocchia. Spesso è l’arroganza e la presunzione che ferma ogni passo ed alza muri. La mancanza di pazienza, qualche volta, crea il rigetto delle migliori iniziative.

Quando le cose non vanno, prova a puntare il dito contro te stesso, invece di puntarlo contro il parroco e contro le situazioni. Hai le tue responsabilità, hai i tuoi precisi doveri: se hai il coraggio di un’autocritica, severa e schietta, forse avrai una luce maggiore sui limiti degli altri.

Se la tua parrocchia fa pietà, la colpa è anche tua: basta un pugno di gente volenterosa a fare una rivoluzione, basta un gruppo di gente decisa a tutto per dare un volto nuovo ad una parrocchia.

E prega incessantemente per la santità dei tuoi sacerdoti: sono i sacerdoti santi la ricchezza più straordinaria delle nostre parrocchie, sono i sacerdoti santi la salvezza dei nostri giovani.                                                                                               (PAOLO VI)

 Preghiera della Parrocchia  

 Signore Gesù, aiutaci a essere parrocchia

 come tu l’hai pensata,

 l’hai aiutata a nascere,

 l’hai accompagnata nel tempo.

 Aiutaci a essere una comunità

 dove tutti si accettano per

 quello che sono,

 dove tutti dicono “nostro”,

 dando quello che possono dare,

 anche se poco, anche se pochissimo.

Aiutaci a essere una comunità

 dove tutti sappiano testimoniare,

con una vita buona, bella, generosa,

che c’è più gioia nel dare che nel ricevere,

e che è bello portare ciascuno

i pesi degli altri,

uniti e solidali nella gioia e nel dolore.

Aiutaci ad accogliere tutti,

come facevi anche Tu:

chi c’è sempre, chi soltanto qualche volta,

chi viene solo quando gli serve qualcosa.

Aiutaci a essere una comunità

che non vive per se stessa,

ma che, ricaricata da tè e di tè,

ti porta con la testimonianza e la parola,

dove la gente vive, lavora, si incontra,

per far sapere a tutti che tu

sei la via, la verità, la vita.