Progetto educativo

Obiettivo Generale
L’Oratorio è il luogo dove si realizza un’esperienza di chiesa, grazie alla quale, con l’aiuto di tanti fratelli nella fede, piccoli o grandi, ognuno può crescere verso la maturità cristiana.
In modo particolare la finalità dell’Oratorio è quella di formare il giovane cristiano, che avrà poi nella comunità cristiana degli adulti il suo punto di riferimento stabile.Ciò che caratterizza il giovane cristiano può essere così delineato:

  • Dimensione umana e relazionale normalmente espressa
  • Fede matura e consapevole (anche intellettualmente
  • Vita intesa come vocazione alla carità
  • Fraternità e appartenenza ecclesiale
  • Coscienza apostolico-missionaria
  • Responsabilità e interesse per la società civile.

 

 

PROPOSTE EDUCATIVE

Per poter compiere questo cammino verso la maturità è necessario che l’Oratorio proponga diverse esperienze.

Catechesi

La catechesi, pur non essendo l’unico momento per il cammino di crescita nella fede, ne è certamente componente essenziale, in quanto è l’ambito nel quale si apprendono  i fondamenti della nostra fede e se ne comprendono le motivazioni.
L’Oratorio garantisce un cammino continuo nel tempo, con l’intenzioe di accompagnare nell’approfondimento dei contenuti della fede le varie fasce di età, anche per i ragazzi che hanno già ricevuto la cresima.
C’è la possibilità di cammini specifici di maturazione, quali, ad esempio, il gruppo dei chierichetti, il coretto, la corale e i vari servizi dentro e fuori l’Oratorio: animazione tempo libero,  servizio liturgico, impegno socio-politico, buona stampa, Caritas parrocchiale, animazione missionaria,  Azione Cattolica, volontariato, comunicazioni sociali (cinema, stampa, TV, teatro), mondo del lavoro, università, cultura, scuola.

Preghiera

In Oratorio si prega insieme e nello stesso tempo si educa alla preghiera individuale, ove il cristiano incontra il suo Signore e il Maestro interiore che lo guida al discernimento.
È essenziale imparare a fare silenzio, per ascoltare Dio che parla nel cuore servendosi, in particolare, della Lectio Divina, della Scuola della Parola, dei ritiri e degli Esercizi Spirituali.
Cura particolare va riservata alla preparazione ed educazione in vista della celebrazione dei sacramenti, compito riservato in particolare alla catechesi della iniziazione cristiana.

Direzione Spirituale

La conoscenza profonda di sé, la scoperta del progetto di Dio, la disciplina spirituale della propria vita si compiono non solo fidandosi delle proprie intuizioni, ma cercando l’aiuto, il consiglio di un fratello nella fede più maturo.
Allora si facilita il discernimento quotidiano che consiste nell’affidare in ogni gesto la propria vita al disegno di Dio.
Il direttore spirituale è figura decisiva per il cammino di fede della singola persona. Non necessariamente esso coincide con il coadiutore dell’oratorio e neppure deve essere per forza un prete. Ciò che è fondamentale è che sia maturo in umanità e nella fede, che sia esemplare, competente ed abbia esperienza.

Animazione

L’animazione costituisce per l’oratorio un elemento di aggregazione e di crescita irrinunciabile nella vita dei giovani, ma soprattutto dei ragazzi, destinatari e protagonisti primi della maggior parte delle iniziative.
Per questo motivo viene chiesto soprattutto a ragazzi e ragazze che hanno terminato le scuole dell’obbligo di rendersi disponibili per il servizio di animazione delle attività e del gioco, a partire dalle proposte che con cura la FOM prepara in vista degli appuntamenti più importanti (oratorio feriale e domenicale, preparazione del carnevale…).
Consapevoli comunque della necessità di una formazione appropriata in vista del compito di animazione ci si impegna ad organizzare ciclicamente dei corsi di preparazione a tale servizio.
L’età giovanile diventerà invece momento privilegiato del servizio caritativo, anche al di fuori dell’ambito oratoriano, per le acquisite competenza e maturità del giovane, perché le età precedenti ne hanno posto le premesse.

Dimensione caritativa

La carità mostra la verità della fede: “…dai loro frutti li riconoscerete…”. È dunque essenziale educare i ragazzi fin da piccoli ad una attenzione speciale nei confronti  dei più bisognosi, ricordando che l’insegnamento migliore è quello della testimonianza, non delle parole incompiute. Sarà compito soprattutto dei più grandi offrire un esempio credibile di cura per disabili, malati, disadattati, anziani…

Sport

L’Oratorio promuove l’attività sportiva poiché la ritiene momento importante di crescita, di amicizia e di educazione ai valori per la vita dei ragazzi e dei giovani e affida questo compito ad animatori sportivi, che conoscono il progetto educativo e lo applicano anche a questa attività. E’ importante che prevalgano sempre le attenzioni educative rispetto a quelle agonistiche.
E’  utile perciò che nell’Oratorio si promuova lo sport e insieme si formino gli animatori che si dedicano ai ragazzi quando lo praticano.

 

LE FIGURE EDUCATIVE IN ORATORIO

Il Sacerdote

È il responsabile primo ed ultimo dell’Oratorio.  Suo compito è quello di guidare la comunità oratoriana tutta intera e nello stesso tempo accompagnare i cammini di fede dei singoli. È chiamato per questo a proporre, coordinare, sollecitare, spronare, incoraggiare, verificare. Deve inoltre garantire che ogni proposta sia rispettosa nei confronti del progetto educativo.

Gli educatori e i catechisti

L’educatore è anzitutto il testimone che si prende a cuore la cura per il cammino di formazione dei ragazzi che gli vengono affidati. Deve conoscere e condividere il progetto ed il modo di vivere proprio della comunità oratoriana. È necessario quindi che gli educatori abbiano raggiunto una certa maturità umana e di fede, acquisita mediante una seria e continua preparazione teologica, pedagogica e  spirituale, nonché un’autentica passione ecclesiale.
Quanto detto vale in maniera particolare per i catechisti, quegli educatori che si preoccupano, non solo con la propria testimonianza, ma anche con la riflessione catechistica di camminare con i più giovani per riscoprire sempre la centralità del messaggio evangelico per la vita di ogni uomo.
Per questi motivi ad ogni catechista è chiesto non soltanto di essere adatto e preparato per svolgere questa missione, ma di essere presente agli incontri mensili di formazione, agli incontri di preparazione a classi, alla S. Messa dei ragazzi alle 10.
In via generale sembra opportuno che la maggior parte dei ruoli educativi in oratorio siano affidati a giovani (20-30 anni) preparati e motivati.
Qualora, in particolari occasioni, i sacerdoti non possano essere presenti, la cura dell’Oratorio sia affidata ad uno o più responsabili laici, per assicurare comunque la presenza di persone di riferimento e affidabili.

Gli animatori

Accanto agli educatori propriamente detti ci sono altre persone che si preoccupano dell’animazione nei più svariati settori: ludico, culturale, sportivo, musicale, teatrale, gli addetti alla cura delle strutture, ecc.
Specialmente per l’animazione dei momenti ludici dei gruppi di ragazzi e preadolescenti hanno grande importanza gli adolescenti. L’oratorio si premura di favorire la loro formazione quali animatori attraverso opportuni incontri di preparazione o con un vero corso per animatori.
E’ certo positivo il loro apporto in queste attività dato il grande entusiasmo  caratteristico della loro età, ma anche perché l’impegno di animazione li educa alla carità e al servizio, anche se non si possono gravare ancora di autentica responsabilità.

I volontari

Anche se il compito dei volontari non è direttamente quello di svolgere compiti educativi nei confronti dei ragazzi resta comunque vero che essi sono spesso le persone alle quali i ragazzi si rivolgono quando ci si trova al bar, quando c’è bisogno di qualche chiave o di un pallone.
È importante dunque che l’oratorio mostri la propria capacità di accoglienza anche attraverso la disponibilità dei volontari, che, in quanto adulti presenti in oratorio, possono con il loro stesso modo di svolgere il proprio servizio essere figure educative.

Le famiglie

I primi e naturali educatori dei figli sono gli sposi, i genitori cristiani. L’Oratorio nasce dalla coscienza responsabile degli adulti come luogo destinato ai ragazzi e ai giovani, perché siano educati alla sequela del Signore fino alla maturità.
Perciò l’Oratorio è supporto di collaborazione ai genitori nell’educazione, il più possibile integrale, dei ragazzi e dei giovani. Alle famiglie dunque, non competono ruoli educativi o di animazione oratoriana, ma solo un’attenta e partecipe comunione di intenti e sollecitudine per gli itinerari proposti dall’Oratorio.
Affinché possa realizzarsi una sintonia di cammino, l’Oratorio deve prevedere una costante comunicazione con i genitori che si articola soprattutto nei seguenti momenti:
– informazione sulle attività dell’Oratorio in ordine alla catechesi e all’animazione;
– partecipazione dei genitori ad alcune attività dell’Oratorio, programmate in vista della loro presenza;
– collaborazione nell’attuazione di alcuni servizi in Oratorio destinati ai ragazzi e ai giovani;
– contatto personale con il Coadiutore e il Parroco;
È fatto educativo e rilevante che le famiglie frequentino l’oratorio senza che esso diventi “centro parrocchiale per adulti”. I genitori devono conoscere l’oratorio, così che ne abbiano stima e la trasmettano ai figli. È compito dunque dell’oratorio trovare le occasioni adatte per farsi conoscere e guadagnarsi la fiducia dei genitori.

Il Consiglio d’Oratorio

La comunità degli educatori, di cui fanno parte anche gli animatori, ha il compito di applicare gli itinerari educativi, di verificare l’attuazione e di salvaguardare la fedeltà al progetto educativo.
Tutto questo viene fatto particolarmente negli incontri del Consiglio d’Oratorio che si riunisce periodicamente sotto la guida del prete responsabile;  è costituito dai rappresentanti dei diversi gruppi di catechesi a partire dalla professione di fede e da alcuni adulti del Gruppo delle famiglie.
È molto importante avere anche altri momenti di dialogo, di confronto, di verifica come le assemblee di tutta la comunità giovanile, così che ognuno abbia la possibilità di presentare liberamente ed educatamente le proprie idee o i propri dubbi.